Wilbur Smith (Broken Hill, 9 gennaio 1933 – Città del Capo, 13 novembre 2021), 34 romanzi, 15 milioni di copie vendute, parla del suo libro “Il trionfo del sole” che tratta delle trasformazioni del 1800 nella formazione dell’Impero britannico in Africa. “Scrivo come una telecamera, non come uno scrittore”, afferma Smith.
In questa intervista del 2007 di Luca Gaballo, lo scrittore inizia parlando della “storia d’amore” che ha con l’Italia da 25 anni. E poi prosegue spiegando che la sua fortuna è stata avere un padre avventuroso, un cacciatore e un viaggiatore, che lo ha portato con sé in molti dei suoi viaggi. Grazie a lui ha conosciuto il territorio, ha incontrato la gente, ha studiato gli animali e ha imparato l’arte della scrittura attraverso i libri.
Quanto al periodo storico scelto per il suo romanzo, lo scrittore sostiene che sia una delle epoche più produttive, creative, avventurose della storia dei popoli di lingua inglese. Un periodo pieno di scoperte: ad esempio il Nilo, che è il soggetto principale del suo libro, non era ancora stato pienamente esplorato, le sue sorgenti vennero scoperte soltanto più tardi nel corso del secolo. L’età vittoriana, secondo Wilbur Smith, è stato il tempo in cui ha preso forma, la nostra civiltà moderna.