L’indimenticabile Colonnello Bernacca (Roma, 5 settembre 1914 – Roma, 15 settembre 1993). Rai Teche e Rai Meteo ne portano su RaiPlay il volto familiare ed amatissimo in un filmato che ripercorre la sua lunga carriera: “Bernacca. L’uomo del tempo“.
Il nome del primo meteorologo televisivo italiano è sinonimo di una meteorologia seria, reale, affascinante, raffinata e complessa, resa semplice, comprensibile e accattivante per un pubblico di tutte le età. Il Colonnello Bernacca presentò le previsioni del tempo in celeberrimi programmi da lui ideati come “Che tempo fa”, ma realizzò anche approfonditi programmi di divulgazione come “La fabbrica delle nuvole” e partecipò a momenti indimenticabili della storia della televisione pubblica: il filmato copre un arco temporale che va dal 1955 al 1983, un trentennio durante il quale Bernacca ha anche avuto modo di prendere parte a trasmissioni di punta della Rai come la Domenica In condotta da Pippo Baudo e la Canzonissima del 1968 condotta da Mina.
I toni eleganti e gentili, la grande professionalità e proprietà di linguaggio, le raffinate doti comunicative, lo resero un vero e proprio mito della meteorologia italiana, padre di tutti meteorologi odierni. Illuminato e moderno, in questo ricordo è possibile vederlo impegnato in molte delle sue attività: dalla presentazione delle previsioni in studio al racconto del lavoro scientifico “dietro le quinte” del Centro Meteorologico dell’Aeronautica Militare, sempre all’insegna di un metodo divulgativo efficace e diretto. Il Colonnello esprime la sua opinione illuminata su grandi temi come le “variazioni climatiche” e l’andamento termico, con numerose intuizioni su quello che sarebbe stato il futuro della meteorologia.
Il suo linguaggio rigoroso e tecnico, ma al contempo semplice e chiaro, rese il meteo estremamente affascinante per i telespettatori italiani. Metodi esplicativi come le carte sinottiche illustrate con bacchetta e gesti delle mani a simulare lo scorrere delle correnti o il movimento dei vortici, sebbene ci sembrino oggi del tutto familiari, sono la preziosa eredità lasciata dal Colonnello Bernacca. Ha dimostrato che è possibile fare audience e creare momenti televisivi leggeri e di intrattenimento affrontando argomenti scientifici utili alla quotidianità di tutti, senza mai avvalersi di terminologie “mediatiche” lontane dalla realtà né indulgere in facili sensazionalismi.
La sua passione e il rispetto nei confronti della materia hanno permesso di comprenderne al contempo i limiti e le grandi potenzialità, esponendola per quella che è realmente senza mai sovradimensionarla. Un personaggio di grande onestà intellettuale, una presenza rassicurante che trasmetteva serietà e competenza, che ispirava fiducia ed era in grado di soddisfare le aspettative di credibilità del suo vasto pubblico.