A sessant’anni esatti dalla sua prima messa in onda, il 23 febbraio 1965, Rai Teche pubblica su RaiPlay “Sprint: Inchieste sullo sport” il primo periodico televisivo interamente dedicato allo sport.
Sarà possibile rivedere la prima puntata di un programma che ha inaugurato un nuovo modo di raccontare lo sport, inteso non soltanto come competizione e agonismo, ma anche come fenomeno sociale e culturale.
Come riportato dal Radiocorriere nell’articolo di presentazione della trasmissione di Maurizio Barendson, “Sprint” nasce come evoluzione di TV7 per approfondire il dibattito sullo sport e sensibilizzare il pubblico ai problemi di fondo delle discipline sportive, risvegliando l’opinione pubblica in tal senso: con un linguaggio innovativo, i servizi alternano approfondimenti sui campioni più amati a inchieste su infrastrutture, organizzazione di eventi sportivi, educazione fisica nelle scuole. Il ritmo dinamico è arricchito da brevi inserti su segreti tecnici, aneddoti storici e riflessioni artistiche, con il contributo di Achille Millo.
Curato da Giorgio Boriani, con la collaborazione di Antonio Ghirelli e Maurizio Barendson, “Sprint” si avvale delle firme più autorevoli del giornalismo sportivo dell’epoca, tra cui Ugo Zatterin, Sergio Zavoli, Paolo Rosi, Nando Martellini, Emilio Fede, Marcello Avallone, Francesco De Feo, Ezio Zefferi, Antonello Branca e Bruno Beneck. Mario Massimi e Aldo De Martino compongono la redazione.
Alla regia partecipano grandi cineasti come Damiano Damiani, Gianni Puccini che è anche giornalista sportivo, Ettore Giannini, Ugo Gregoretti, Mino Guerrini, Pasquale Prunas, Massimo Mida, che contribuiscono a dare al programma un taglio moderno e cinematografico.
La prima puntata è composta dai servizi “Poveri ma campioni” di Ugo Zatterin (nel video in evidenza), “Il segreto di Schollander” di Bruno Beneck, “I solitari del Cervino” di Emilio Fede, “Lo sci sulla pagella” di Giorgio Bellani. L’attenzione alla dimensione culturale dello sport emerge in “Album”, per l’inizio della nuova stagione di ciclismo, con la lettura di un brano di Orio Vergani da parte di Achille Millo, mentre “Il baronetto Matthews” di Eugenio Danese racconta la carriera del leggendario calciatore inglese. “Il veto” di Antonio Ghirelli analizza la decisione della Federcalcio di bloccare il tesseramento di calciatori e allenatori stranieri fino al 31 luglio 1966; un tema che all’epoca accese il dibattito sportivo e politico. A discuterne, alcune delle voci più influenti del giornalismo e dello spettacolo italiano, tra cui Gualtiero Zanetti (Gazzetta dello Sport), Claudio Villa, Guido Sacerdote, Giglio Panza (Tuttosport), Gino Palumbo (Corriere della Sera), Rino Tommasi e Gianni Brera. In chiusura, una dichiarazione del presidente della Federcalcio Giuseppe Pasquale letto dallo speaker Gigi Carrai.
L’ultimo numero di “Sprint”, il 119, va in onda il 1° luglio 1968.