In occasione del 75° compleanno di Erri De Luca (Napoli, 20 maggio 1950), Rai Teche propone su RaiPlay la raccolta “Erri De Luca, la parola contraria”: un omaggio a uno dei più importanti letterati italiani contemporanei e alla forza delle sue parole, un costante atto di resistenza linguistico.
La raccolta, composta da materiali d’archivio che attraversano oltre vent’anni di televisione pubblica, tocca molti dei temi più cari allo scrittore. L’educazione sentimentale appresa a Napoli, l’attivismo politico con gli anni in Lotta Continua e la partecipazione ai moti giovanili del ‘68, il lavoro in fabbrica, lo studio appassionato delle Scritture e dell’ebraico antico, l’esperienza della scrittura come tempo salvato dalla quotidianità. La letteratura, secondo Erri De Luca, è un grimaldello nei confronti della realtà, frutto dell’incontro fra l’opera e la vita di chi lo legge.
In questa preziosa selezione dall’archivio Rai, De Luca si racconta con autenticità e col tipico sorriso ironico stampato in volto: dall’intervista concessa a “Che tempo che fa” a quella condotta da Dacia Maraini sul romanzo “Tu, mio”, fino alle numerose conversazioni con gli studenti nell’ambito della trasmissione “Il Grillo”, lo scrittore affronta temi cruciali come il rapporto tra fede e ragione, il valore dell’impegno politico, la condizione giovanile, le diseguaglianze della modernità, la letteratura, sempre definendosi lettore ancor prima che scrittore, e, certamente, non professore.
Non manca mai il riferimento alla città natale, Napoli, e alla sponda che questa ha rappresentato per la definizione della sua persona, nonché le riflessioni sulla lingua italiana, da lui definita “il mio passaporto”, lingua “patria”, luogo di appartenenza e identità.
Con “Erri De Luca, la parola contraria”, Rai Teche invita il pubblico ad ascoltare una voce libera e fuori dal coro, capace di restituire alla parola il suo valore più profondo: quello di atto, necessario, consapevole, mai neutrale. Un’occasione preziosa per rileggere la contemporaneità attraverso lo sguardo e le parole di uno dei suoi interpreti più lucidi e appassionati.