Immagini di un backstage che ci restituiscono Fabrizio De André nel 1981 ospite del programma Mr. Fantasy. Il contenuto riportato in video fa parte di una antologia che Rai Teche propone su RaiPlay a 85 anni dalla nascita di Fabrizio De André (Genova, 18 febbraio 1940 – Milano, 11 gennaio 1999). “De André, il poeta che canta” è un viaggio nella vita e nell’arte del cantautore attraverso preziosi materiali d’archivio.
La raccolta include alcune tra le sue più significative partecipazioni televisive degli anni ‘70, ‘80 e ‘90 in cui tra interviste, performance dal vivo e documenti rari, si ha modo di immergersi nell’immaginario poetico, musicale e biografico dell’artista. Le riflessioni sulla canzone d’autore e gli aneddoti personali si intrecciano con le esecuzioni di capolavori quali “La guerra di Piero” e “Crêuza de mä”: in ogni documento di scopre un aspetto intimo e profondo della personalità artistica di De André.
Nel collegamento con L’altra domenica (1978) la troupe Rai incontra il cantautore nel suo casale di campagna vicino Tempio Pausania, in Sardegna. Viene intervistato con la figlia Luvi in braccio e, dopo un pranzo domenicale tra amici e canzoni sarde, regala al pubblico in diretta la toccante interpretazione acustica di “Andrea” e “Rimini”, accompagnato alla chitarra dal figlio Cristiano allora 15enne e con il controcanto della moglie Dori Ghezzi. A coronare questo spaccato di vita di una famiglia veramente particolare, un brindisi a Renzo Arbore.
Nella rubrica di Mario Luzzatto Fegiz, Mister Fantasy (1981), De André racconta le esperienze di vita vissuta che hanno dato origine ad alcuni tra i suoi brani più amati: l’incontro con la “graziosa” di Via del Campo e il rapimento dell’estate 1979 da cui ebbe origine “Hotel Supramonte”.
All’album “Crêuza de mä”, con i suoi suoni mediterranei di strumenti antichi e lingue lontane, sono dedicati sia la partecipazione con Mauro Pagani a Blitz (1984) che uno Speciale Mixer Musica, pubblicato nella versione integrale comprendente anche le riprese delle interviste: tra “pittime” e marinai, l’autore racconta la genesi dei brani del disco e offre riflessioni sempre attuali sul passato, sulla poesia, sulla vita.