Il documentario “Motori alla sbarra” realizzato nel 1956 dal giornalista Paolo Valenti esplora il mondo delle corse automobilistiche, in particolare la gara più amata e criticata di sempre : La Mille Miglia. L’inchiesta parte dal presupposto che le corse sono periodicamente subissate dalle polemiche per la pericolosità dei circuiti. Accompagnate da esperienze negative dovute a gravi incidenti come quello avvenuto nel 1955 nel circuito di Le Mans, sono , come recita il titolo, “Messe alla sbarra”. La Mille Miglia non è soltanto una gara a lunga distanza (Brescia-Roma andata e ritorno), condotta da piloti professionisti che guidano macchine Gran Premio, ma è frequentata da una moltitudine di appassionati e di umili sportivi che fanno qualsiasi sacrificio per poter partecipare. Il giornalista, per avere un punto di vista imparziale, sviluppa la sua indagine facendo una ricognizione nell’ambiente sportivo che gira intorno “Alla corsa più bella del mondo”, vagliando le testimonianze dei protagonisti legati a vario titolo alla manifestazione sportiva. Il racconto parte dalla visita alla cosiddetta “Bottega del preparatore”, luogo dove si sviluppa e si trasmette il germe delle corse. Piccole officine nelle quali il maestro controlla tutto alla perfezione: scava cilindri, abbassa le testate e così via; grazie alle sue conoscenze e capacità tecniche, la macchina di serie diviene un prodigio. In uno di questi stabilimenti lavora Gianni, un mago del mestiere, che al microfono della radio racconta la sua esperienza, la passione per i motori e il rapporto con i suoi giovani collaboratori. Nella sala del banco di prova dove girano i motori, mani esperte controllano e tirano l’acceleratore ”Qui si comincia a sognare quel motore impiantato sulla nostra macchina e lanciato per le vie delle corse”. Dopo l’incontro con i preparatori, il giornalista presenta ai radioascoltatori alcune storie raccontate direttamente dai veterani della Mille Miglia : Regnoli, Facchetti , Morandi, Canestrini, Castagneto, Colucci, Monaco e Villoresi . Regnoli e Facchetti due corridori che hanno alle spalle numerose corse, affrontano il tema della sicurezza stradale e riferiscono aneddoti e curiosità sugli incidenti più frequenti avvenuti nel corso degli anni. Il famoso pilota Giuseppe Morandi vincitore della prima edizione della corsa, adesso capo collaudatore di una grande fabbrica di autoveicoli, ricorda invece alcuni eventi sportivi del passato confrontandoli con quelli di oggi. Renzo Castagneto e Giovanni Canestrini sono stati tra gli ideatori e organizzatori della Mille Miglia. Castagneto al microfono della radio affronta il tema dell’organizzazione delle corse e della sicurezza del pubblico che assiste lungo il percorso. Mentre il giornalista Canestrini fa una cronistoria della Mille Miglia , sottolineando che la gara, nacque in un momento di crisi dell’automobilismo italiano per opera di alcuni giovani sportivi, che all’epoca pensarono di rinnovare questo settore facendo gareggiare non soltanto le vetture da Gran Premio ma le vetture sport. Nella parte conclusiva del documentario, il giudizio unanime di tutti gli altri esperti intervistati da Paolo Valenti, mette in evidenza che al di la delle questioni storiche, tecniche e sociali che si sentono dire sulla Mille Miglia ” Quando si taglia il traguardo in una gara così impegnativa, si ha un senso di grande soddisfazione che compensa tutti i sacrifici fatti durante la corsa e specialmente quelli che forse il pubblico non conosce completamente …. Quei piloti meno famosi che corrono per le lunghe strade della Mille Miglia, sono degli appassionati, degli sportivi come gli atleti, i lottatori, gli schermitori, gente che ha famiglia, ha lavoro e testa sulle spalle, che ha anche un motore e qualche decina o centinaia di cavalli in cui credere in nome dello sport”.
Categorie e Argomenti
- Anniversari e celebrazioni
- Antropologia e etnologia
- Architettura
- Arte
- Cinema
- Costume e Stili di Vita
- Cronaca estera
- Cronaca italiana
- Cultura
- Economia e finanza
- EMSF
- Fiction
- Filosofia
- Fotografia
- Fumetti
- Gastronomia
- Giustizia
- Industria, impresa e produzione
- Informazione
- Istruzione
- Lavoro
- Letteratura
- Medicina e Salute
- Moda
- Musica
- Natura e territorio
- Politica estera
- Politica Interna
- Religione
- Scienza e Ricerca scientifica
- Senza Categoria
- Societa'
- Spettacolo
- Sport
- Storia
- Teatro
- Tecnica e tecnologia
- Televisione e Radio
- Tempo libero e vacanze
I più visti
-
10 giugno 1940: la dichiarazione di guerra dell'Italia
-
26 giugno 2000: viene divulgato il terzo segreto di Fátima
-
Corrado annuncia in diretta radiofonica la fine della seconda guerra mondiale
-
Una rotonda sul mare. Vacanze in Italia negli anni Cinquanta e Sessanta
-
Karl Popper - Il falsificazionismo come metodo scientifico