Nel ventinovesimo anniversario della morte di Federico Fellini (Rimini, 20 gennaio 1920 – Roma, 31 ottobre 1993) Rai Teche pubblica l’intervista che il regista rilasciò allo storico e critico del cinema Fernaldo Di Giammatteo per il programma radiofonico Registi al microfono. Vita ed esperienze dei maestri del cinema italiano narrate da loro stessi e presentate da Fernaldo Di Giammatteo trasmesso il 3 settembre 1958 sul Programma Nazionale.
Nel corso dell’intervista Fellini, che ancora non aveva realizzato capolavori come La dolce vita o Otto e mezzo, rievoca la sua infanzia trascorsa tra campagna e collegi; gli anni in cui lavorò nella redazione del periodico satirico Marc’Aurelio a Roma; le prime esperienze nel cinema con il regista Mario Mattoli e poi, soprattutto, con Roberto Rossellini per le sceneggiature dei film Roma città aperta (1945) e Paisà (1946); il passaggio dal ruolo di sceneggiatore a quello di regista con il film Lo sceicco bianco (1952) e la scelta degli attori Leopoldo Trieste e Alberto Sordi; la realizzazione e il successo de I vitelloni (1953); le vicissitudini per la realizzazione del film La strada (1954) tra cui l’iniziale contrarietà del produttore per la scelta dell’attrice e compagna di vita Giulietta Masina; la stravaganza dei suoi personaggi e i finali simbolici dei film, in particolare Le notti di Cabiria (1957).