“Una canzone che non aveva nulla a che fare con le canzoni d’amore dell’epoca” così Franco Migliacci (Mantova, 28 ottobre 1930 – Roma, 15 settembre 2023) sul suo capolavoro “Nel blu dipinto di blu”, con cui Modugno vinse il Festival di Sanremo 1958: il suo esordio da paroliere, un successo planetario entrato nella storia. In questa intervista del 1969 realizzata nell’ambito dell’inchiesta “I nuovi divi” (1969) del giornalista Luciano Michetti Ricci e del sociologo Luca Pinna dedicata al complesso rapporto tra cantanti, mercato discografico e pubblico, l’autore racconta la rivoluzione che fu “Volare” per la musica italiana.
Come spiega lo stesso Migliacci, il brano rappresentò uno “scossone” a cui contribuì anche il personaggio di Domenico Modugno: un cantante tutto fuorché “classico”, che si permetteva di spezzare le note a metà e di urlarle. “Nel blu dipinto di blu”, a detta di Migliacci, diede il via ai cantautori che vennero dopo: Gino Paoli, Luigi Tenco, Umberto Bindi, Gianni Meccia. Come dice lui stesso nell’intervista: “non c’erano più le frasi smielate delle mamme e delle barche che tornavano sole…”.
La genesi della canzone è stata spiegata da Franco Migliacci assieme a Domenico Modugno in una puntata di Blitz di Gianni Minà. L’ispirazione arrivò dal quadro “Le coq rouge” di Chagall, ma la parola chiave “volare” fu trovata solo successivamente dallo stesso Modugno, come i due raccontano in questo video.
Dagli archivi radiofonici di Rai Teche arriva invece questo estratto dalla storica trasmissione “Formula uno” (1971): Paolo Villaggio chiede ai più noti parolieri italiani “Dei molti testi di canzoni da voi scritte, qual è quello che più vi è piaciuto?”. Rispondono Alberto Testa, Dino Verde, Gianni Neccia, Giorgio Calabrese, Mogol, Riccardo Pazzaglia, Vito Pallavicini e Franco Migliacci.
Francesco Migliacci, detto Franco, è stato un produttore discografico, attore e sicuramente uno dei maggiori parolieri della storia della canzone italiana. Domenico Modugno, Mina, Gianni Morandi, Milva, Rita Pavone, Patty Pravo: sono solo alcuni dei grandi cantanti che hanno dato voce ai suoi versi.
Autore di testi ma anche produttore ed editore musicale, attore, doppiatore e persino illustratore, Migliacci ebbe il dono e il talento di combinare la sua instancabile creatività con una straordinaria capacità di trovare sempre idee innovative e di aprire con esse la strada a quelli che sarebbero poi diventati radicali cambiamenti nel panorama musicale.
Alla sua prima “Nel blu dipinto di blu” seguono vere e proprie hit intramontabili quali “Fatti mandare dalla mamma a prendere il latte”, “In ginocchio da te” e “C’era un ragazzo che come me amava i Beatles e i Rolling Stones”, “La bambola”, “Ma che freddo fa”, “Il cuore è uno zingaro”.