Rai Teche pubblica su RaiPlay lo sceneggiato “I grandi camaleonti”. Tratto dal romanzo omonimo di Federico Zardi, lo sceneggiato del 1964 racconta in dettaglio le vicende politiche della Francia nel periodo successivo alla Rivoluzione, anni che videro lo stravolgimento degli ideali del 1789 e la progressiva nascita di una nuova élite che consegnò a Napoleone Bonaparte lo scettro imperiale.
Seguito ideale del precedente “I giacobini”, purtroppo andato perduto con il quale condivide la stessa coppia autoriale costituita da Federico Zardi nel ruolo di sceneggiatore ed Edmo Fenoglio in quello di regista, lo sceneggiato si avvale di un cast di attori d’eccellenza quali Giancarlo Sbragia (Napoleone Bonaparte), Raoul Grassilli (Fouché), Mario Pisu (Barras), Tino Carraro (Talleyrand), Valentina Cortese (Giuseppina di Beauharnais) ed i giovanissimi Raffaella Carrà (Ortensia) e Gigi Proietti (generale Moureau).
“I grandi camaleonti” della vicenda raccontata sono tutti i personaggi pubblici più importanti del tempo che per brama di potere e di ricchezza mutano di volta in volta i loro presunti convincimenti ideali e politici col solo scopo di perseguire i propri interessi personali. Come dichiarato dallo stesso Zardi, le vicende dei reali protagonisti della Storia francese si accompagnano attraverso una virtuosa licenza drammaturgica ad eventi e personaggi romanzati al fine di rendere più avvincente e spettacolare il racconto.
Ampio spazio viene dato anche alle vicende sentimentali dei protagonisti, ai lussuosi ricevimenti dell’antica e nuova nobiltà ed alle feste di palazzo, colorando talvolta l’affresco storico sui cui si incardina la vicenda di toni fiabeschi, anche grazie agli splendidi costumi realizzati da Danilo Donati, due volte Oscar nel 1969 per Romeo e Giulietta di Franco Zeffirelli e nel 1976 per Il Casanova di Federico Fellini.
Sin dal primo incontro tra Napoleone e Fouché, lo sceneggiato mette in evidenza i giochi di potere, i trasformismi, le ambiguità dei personaggi storici che di volta in volta salgono o cadono a seconda delle vicende politiche narrate. Napoleone e Fouché sono infatti due rivoluzionari giacobini che nel corso dello sceneggiato diventeranno rispettivamente imperatore dei francesi e ministro della polizia.
Dopo le asprezze del periodo rivoluzionario assistiamo alla ripresa di una vita mondana fatta di balli e concerti, la nuova borghesia costituita da militari ambiziosi e signore avvenenti segue l’ascesa sociale dei Bonaparte intrecciando in lussuosi salotti affari, accordi politici con i potenti di turno, amori e tradimenti.
Un’attenzione particolare viene riservata alla figura femminile che realmente cambiò il destino di Napoleone, quella di Giuseppina di Beauharnais, senza la quale probabilmente Bonaparte non sarebbe potuto giungere alla definitiva conquista del potere.