Vittorio Foa (Torino, 18 settembre 1910 – Formia, 20 ottobre 2008), un’intera vita passata nella militanza politica e sindacale. In questo video di Pietro Medioli girato nel 2003, lo scrittore e politico 93enne mostra il suo sguardo curioso sul mondo.
Vittorio Foa, nato da una famiglia ebraica piemontese e divenuto ateo nonostante la formazione religiosa, si laureò in giurisprudenza a Torino nel 1931. Entrò nel movimento antifascista Giustizia e Libertà nel 1933 e, arrestato nel 1935, fu condannato a 15 anni di carcere, durante i quali maturò una visione liberale ispirata a Croce. Liberato nel 1943, partecipò alla Resistenza con le Brigate Giustizia e Libertà e fu tra i fondatori del Partito d’Azione, diventandone segretario e membro del CLN. Deputato alla Costituente nel 1946, passò poi al PSI, dove ricoprì ruoli di rilievo nel sindacato FIOM e nella CGIL, divenendo teorico dell’autonomia operaia e collaboratore di Quaderni Rossi. Fu tra i fondatori del PSIUP e successivamente del PdUP, partecipando ai movimenti della nuova sinistra e sostenendo Democrazia Proletaria, prima di ritirarsi dall’attività politica per dedicarsi all’insegnamento universitario. Eletto senatore indipendente nelle liste del PCI nel 1987, appoggiò la trasformazione del partito in PDS e partecipò alla fondazione del Partito Democratico nel 2007. Intellettuale democratico e antifascista, Foa è ricordato come una delle figure più integre e influenti della sinistra italiana del Novecento; morì a Formia nel 2008.