A 30 anni dalla scomparsa del giornalista Ruggero Orlando (Verona, 5 luglio 1907 – Roma, 18 aprile 1994) Rai Teche pubblica su RaiPlay “Vi parla Ruggero Orlando”. Una collezione di interviste e momenti storici del suo lavoro di inviato negli Stati Uniti dal 1954 fino agli anni ‘70. Nel video, un servizio del marzo 1969 in cui il giornalista spiega il funzionamento del modulo LEM che di lì a poco avrebbe portato l’uomo sulla Luna.
Nella collezione, gli incontri di Orlando con alcune leggende dello spettacolo, dello sport, della letteratura e della musica. E poi le sue telecronache di eventi memorabili, primo fra tutti l’allunaggio del 1969.
In quasi un ventennio di lavoro come corrispondente da oltreoceano Orlando ha realizzato con la sua affabile professionalità servizi che hanno fatto la storia del giornalismo televisivo italiano. Tra questi, l’intervista a Federico Fellini alla vittoria dell’Oscar per “8 ½”. Quella a Sophia Loren ai piedi della scaletta dell’aereo con cui giunge a New York nel 1966. Oppure l’incontro con Raffaella Carrà al suo arrivo a bordo del transatlantico Raffaello. Ma anche le conversazioni con Gianni Morandi tra una tappa e l’altra del suo tour americano. Infine con Muhammad Ali nel vivo degli allenamenti per il suo ritorno al ring dopo gli anni di esclusione a causa del suo rifiuto di arruolarsi per combattere in Vietnam.
Il racconto dell’America di Orlando si focalizza sulle grandi personalità come Martin Luther King e i membri della famiglia Kennedy. Una certa attenzione anche per le realtà minori della provincia, dove, ad esempio, il giornalista si reca per intervistare i bambini di una scuola elementare impegnati a raccogliere fondi per l’alluvione di Firenze del 1966. Il suo spirito di cronista a tutto tondo non si ferma nemmeno dinnanzi agli impedimenti tecnici. Raccontò, infatti, il grande blackout del 1965 che lasciò al buio New York e il Nord-Est degli Stati Uniti. Nel servizio il giornalista si presenta in una postazione a lume di candela, con una radiolina a transistor.
Si tratta di una serie di testimonianze di quel giornalismo votato al mantenere fatti e opinioni ben distaccati, orientato all’ideale dell’obiettività considerata “come la virtù”. È la definizione data da Orlando stesso in un’intervista rilasciata per il giovanissimo pubblico della Tv dei Ragazzi nella trasmissione “Il trucco c’è” (1977).
Fra i volti più amati della Rai, Orlando apriva con il suo memorabile “Qui Nuova York” quella finestra sul mondo che consentiva ai telespettatori di scoprire luoghi e usanze, di incontrare personalità politiche e culturali e di seguire i grandi eventi della storia americana e mondiale, e che dà al pubblico di oggi modo di esplorare il racconto di un’epoca e dei suoi grandi protagonisti.