Addio a Claudia Cardinale (Tunisi, 15 aprile 1938 – Nemours, 23 settembre 2025), attrice di straordinaria intensità che ha condiviso il set con i più grandi maestri del cinema portando sullo schermo personaggi complessi, capaci di incarnare la forza e le contraddizioni della donna moderna.
Nel 1976, ospite di “Odeon. Tutto quanto fa spettacolo”, lo storico rotocalco di Brando Giordani ed Emilio Ravel, l’attrice rifletteva sul ruolo della donna nel cinema. Nel video in evidenza un estratto.
Claudia Cardinale è stata una delle più grandi attrici del cinema italiano e internazionale, simbolo del secondo Novecento. Nel corso di oltre sessant’anni di carriera ha recitato in più di 150 film, spaziando tra generi diversi: dalla commedia all’italiana agli spaghetti western, dal cinema d’autore alle produzioni hollywoodiane, fino a teatro, televisione e musica.
Il 1963 segnò per lei un momento decisivo: nello stesso anno interpretò Angelica Sedara ne “Il Gattopardo“, ruolo da lei definito “il più bel regalo della mia vita d’attrice”, sotto la direzione rigorosa di Visconti, e partecipò al visionario “8½”, dove Fellini esaltò la sua voce autentica e la sua presenza magnetica. Del suo rapporto con Fellini parlò nel reportage “Zavoli racconta Fellini” del 1964.
Delle sue apparizioni televisive da ricordare “La storia” del 1986, diretto da Luigi Comencini tratto dal romanzo omonimo di Elsa Morante; e “Naso di cane” dello stesso anno, la prima serie televisiva italiana di ambiente camorristico tratta dal romanzo di Attilio Veraldi e portato sugli schermi dal regista Pasquale Squitieri.
Ha ricevuto numerosi riconoscimenti, tra cui tre David di Donatello, tre Nastri d’argento, il Leone d’oro alla carriera a Venezia (1993) e il David alla carriera (1997). La sua fama ha oltrepassato i confini nazionali, portandola a lavorare con registi come Abel Gance, Blake Edwards, Werner Herzog e Manoel de Oliveira, al fianco di star del calibro di John Wayne, Sean Connery, Orson Welles e Burt Lancaster.