Nell’ambito delle celebrazioni per il centenario della radio in Italia, Rai Teche pubblica su RaiPlay “Cento di questa radio”, una ricca selezione di materiali d’archivio sulle trasmissioni radiofoniche più iconiche della nostra storia.
Nel video in evidenza uno di questi contributi: Renzo Arbore, Gianni Boncompagni, Mario Marenco e Giorgio Bracardi, i protagonisti di Alto Gradimento, si mostrano, con tutta l’alchimia dei loro personaggi, ospiti della trasmissione Il diavolo di Antonio Ghirelli (24/03/1977), che dirà: “Questa è una prima mondiale: mai questi quattro ceffi sono stati visti in televisione”.
La raccolta offre agli spettatori una selezione di filmati che documentano trasmissioni indimenticabili, volti oltre le voci, storie da scoprire e riscoprire, mostrando come la radio, potente mezzo di informazione, intrattenimento e istruzione sia sempre stata anche specchio del cambiamento sociale e culturale del Paese.
Se è vero che la radio è tutta da ascoltare, è anche vero che vale la pena vederla soprattutto quando si tratta di programmi in onda ben prima che crossmedialità e visual radio entrassero a far parte della quotidianità dei radioascoltatori. Già nel 1954 le telecamere della neonata televisione italiana entrano negli studi radiofonici per mostrare quello che, fino ad allora, era lasciato alla sola immaginazione dell’ascoltatore: quella “sorella” invisibile, ma presente nella vita quotidiana di tutti.
È proprio Sorella radio, trasmissione ideata per dare conforto a malati e infermi, il primo programma di cui si vedono le toccanti immagini in un servizio del Telegiornale. Bandiera Gialla, Per voi giovani, Supersonic, Gran Varietà, Alto Gradimento, Chiamate Roma 3131, Tutto il calcio minuto per minuto ma anche Stereonotte, Caterpillar, Radio 2 Social Club, Il ruggito del coniglio, Farenheit: sono solo alcuni dei titoli che compongono l’antologia.
Dalla radio degli inizi a quella di oggi, tra notizie, sport, musica, letteratura, satira, un viaggio nei programmi e nelle voci che hanno segnato generazioni di ascoltatori, raccontato attraverso lo sguardo della telecamera.