Ci lasciava 35 anni fa Aldo Fabrizi (Roma, 1º novembre 1905 – Roma, 2 aprile 1990), uno degli attori più amati del panorama italiano. Nel video lo vediamo eseguire un suo classico, “Lulù”, a “Milleluci” nel 1974. Su RaiPlay nella fascia Rai Teche sono presenti diverse sue apparizioni televisive: a “La via del successo” con Walter Chiari nel 1958, a “Non è mai troppo tardi” con il Maestro Manzi nel 1961, a “Io ci provo” con Ornella Vanoni nel 1970, ad “A tavola alle 7” con Ave Ninchi nel 1974, ad “Acquario” ospite di Maurizio Costanzo nel 1978.
Aldo Fabrizi nacque a Roma, precisamente a Campo de’ Fiori, e, a soli undici anni, rimase orfano di padre, un evento che lo costrinse a entrare nel mondo del lavoro per sostenere la sua numerosa famiglia. Fu quindi costretto a fare diversi mestieri, cercando di contribuire alla sopravvivenza quotidiana. La sua carriera artistica ebbe inizio nel 1931, quando si esibì per la prima volta in teatro, dove interpretò con grande maestria caricature e macchiette della vita popolare romana, diventando ben presto noto per la sua abilità nel rappresentare il carattere del “popolino”.
Nel 1942, Aldo Fabrizi fece il suo debutto nel cinema, portando sul grande schermo le stesse macchiette che aveva reso famose in teatro. Fu però nel 1945, con il film “Roma città aperta”, che la sua carriera cinematografica subì una svolta decisiva: in questo film, interpretò un ruolo drammatico, quello di un sacerdote, ispirato a don Morosini, martire della Resistenza. Questa performance gli consentì di mostrare il suo talento anche in ruoli più seri e complessi, allontanandosi dall’immagine di semplice comico.
A partire dagli anni ’50, Aldo Fabrizi divenne uno degli attori più amati e rispettati del panorama cinematografico italiano, soprattutto grazie alle sue indimenticabili interpretazioni comiche in coppia con Totò. I film che li videro protagonisti, come “Guardie e ladri” e “Totò, Fabrizi e i giovani d’oggi“, sono ancora oggi considerati pietre miliari della commedia italiana, grazie alla straordinaria intesa che caratterizzava la loro collaborazione.
La sua carriera si arricchì nel corso degli anni di numerosi riconoscimenti: nel 1988 vinse il prestigioso David di Donatello alla carriera, un premio che sanciva il suo straordinario contributo al cinema italiano. Inoltre, nel corso della sua carriera, Fabrizi fu insignito di due Nastri d’Argento: uno nel 1951 per la sua interpretazione in “Prima comunione” e un altro nel 1975 per il suo ruolo in “C’eravamo tanto amati”. Aldo Fabrizi non fu solo un attore straordinario, ma anche un produttore e un poeta, mostrando una versatilità che lo rese una delle figure più complete e rispettate del panorama culturale italiano.
La sua morte, avvenuta il 2 aprile 1990, lasciò un vuoto nel cuore del pubblico e nel mondo del cinema. La sua figura rimane tuttora un simbolo della capacità di mescolare con maestria comicità e drammaticità, e il suo lascito artistico è ancora vivo e presente nella cultura italiana.