“Questo matrimonio non s’ha da fare, né domani né mai”. Con questa minaccia dei bravi a don Abbondio inizia la vicenda di Renzo e Lucia. In occasione dei 240 anni dalla nascita di Alessandro Manzoni, avvenuta il 7 marzo 1785, RaiTeche ripropone la trasposizione televisiva de “I promessi sposi” del 1967. Nella scena proposta l’incontro tra don Abbondio e gli sgherri inviati da don Rodrigo per impedire il matrimonio dei due giovani.
A realizzare lo sceneggiato in 8 puntate furono lo scrittore Riccardo Bacchelli e il regista Sandro Bolchi. Per sei mesi i due si incontrarono quasi tutti i giorni per leggere attentamente il romanzo di e scegliere cosa poteva essere messo in scena per la TV. A questo minuzioso lavoro si aggiunse un altro anno per scegliere gli attori, allenarli al dialogo manzoniano e per individuare le ambientazioni più fedeli possibili al testo.
Il 2 maggio 1966 il primo ciak negli studi di corso Sempione a Milano. Lo scenografo Bruno Salerno ricostruì interni ed esterni dei luoghi manzoniani in 105 ambienti: dalla camera di Lucia, al Lazzaretto di Milano che occupava un intero studio. In tutte le ambientazioni furono riportati, tra mobili, soprammobili e quadri, tutti pezzi autentici dell’epoca.
Una fetta di città seicentesca fu ricostruita alla Barona, in periferia di Milano, in tutto 19 mila metri quadri di strutture. Il Castello dell’Innominato fu allestito a Casaleggio Boiro nell’Alessandrino. Il Convento della Monaca di Monza nella Certosa di Pavia. Lucia pronuncia il noto ”addio ai monti” proprio sulle acque del lago di Como.
Per interpretare Renzo e Lucia furono scelti due attori allora poco noti: Nino Castelnuovo e Paola Pitagora. Al loro fianco, Luigi Vannucchi nel ruolo di don Rodrigo, Salvo Randone in quello dell’Innominato. A interpretare la Monaca di Monza è Lea Massari, mentre Tino Carraro è don Abbondio. Il personaggio di Fra’ Cristoforo fu affidato a Massimo Girotti. In tutto furono impiegati 157 attori e oltre 2 mila comparse. Per i costumi furono realizzati circa 1.400 abiti ricalcati rigorosamente in base alle stampe dell’epoca.
Manzoni così ricordava il periodo della scrittura dei Promessi sposi:
“Alzarsi ogni mattina con le immagini vive del giorno innanzi davanti alla mente, tirar fuori dal cassetto dello scrittoio qualcuno di quei soliti personaggi, disporli davanti a me come tanti burattini, osservarne le mosse e ascoltarne i discorsi, mettere in carta e rileggere, era per me un godimento così vivo come quello di una curiosità soddisfatta”.
Sandro Bolchi e Riccardo Bacchelli hanno fatto l’operazione opposta: ritirare fuori dal testo i personaggi per farli vivere in televisione rimanendo fedeli al romanzo manzoniano. Ne venne fuori uno degli sceneggiati di maggior successo e di più elevato rigore narrativo e fotografico della Rai. La prima puntata andò in onda il 1 gennaio 1967 alle 21 sul Programma Nazionale.
Le 8 puntate integrali, con un commento iniziale di Sandro Bolchi e Riccardo Bacchelli, sono disponibili nella fascia RaiTeche di RaiPlay.