Ci ha lasciati Bruno Pizzul (Udine, 8 marzo 1938 – Gorizia, 5 marzo 2025) uno dei giornalisti sportivi della Rai più amati. Ha raccontato 5 campionati mondiali e 4 campionati europei. Rai Teche lo ricorda pubblicando su RaiPlay l’antologia “Bruno Pizzul: la voce dello sport“, una raccolta di alcune delle sue più belle apparizioni in TV. Nel video un estratto da una sua intervista del 1990 in cui iuzzul parla del mestiere del telecronista.
L’inconfondibile voce di Bruno Pizzul ha seguito gli eventi sportivi italiani fin dagli anni Settanta divenendo un simbolo della telecronaca nostrana. Dalla strage dell’Heysel alle notti magiche, al giornalista si deve il racconto appassionato di momenti indelebili del nostro calcio e anche della nostra storia. In questa raccolta, alcune interviste a Bruno Pizzul su due fra i suoi grandi amori, lo sport e la sua terra, oltre a un vademecum del buon telecronista e a una particolarissima telecronaca in latino.
Iniziò la sua carriera in Rai nel 1969. L’anno successivo commentò la sua prima partita, lo spareggio di Coppa Italia Juventus-Bologna. Dai Mondiali del 1986 in poi è diventato la voce delle partite della Nazionale. Indimenticabile il suo urlo: “Schillaci! Schillaci! Gol di Totò Schillaci!” ai mondiali di Italia 1990. La sua ultima telecronaca fu nell’agosto del 2002 con la partita Italia-Slovenia finita 0-1. Rimpiangeva di non aver mai potuto raccontare un trionfo della Nazionale ai Mondiali. Ha condotto Domenica Sprint e poi la Domenica Sportiva.
Oltre al calcio Bruno Pizzul ha commentato anche altri sport come il canottaggio, il pugilato, il ciclismo, il tennis da tavolo, l’ippica, le bocce e la navigazione con barca a vela. a fine carriera ha continuato a collaborare con trasmissioni TV e a commentare le vicende calcistiche e sportive in generale.